Comunicazione politica e Social media
Campagne elettorali e strategie digitali. Dalla reputazione su Facebook ai Big Data
Chi lavora in modo scientifico con i social media e con il digital marketing può sapere esattamente cosa desidera (e cosa vuole sentirsi dire) ogni singolo elettore. Sembra semplice, ma non lo è affatto. Se fosse semplice tutti i politici sfrutterebbero appieno le potenzialità di Facebook, Twitter, Instagram, YouTube, mentre al contrario solo una minima percentuale utilizza gli strumenti "digital" e i "big data" in modo corretto. Si stima che circa il 70% dei politici in primo piano non abbia ancora fatto il passo "social".
La comunicazione politica è ancora in larga parte dominata da televisione e giornali, dove il messaggio deve per forza essere generalista e unidirezionale. Il web e i social permettono di indirizzare messaggi specifici a precise nicchie di pubblico, aprendo un canale multidirezionale. Questo significa che chi chiede consenso, non può permettersi di farlo senza ascoltare: gli elettori se ne accorgono, non partecipano affatto o, peggio, reagiscono con critiche in grado di diventare rapidamente virali.
Sarebbe sbagliato affermare che chi "vince" su Facebook e Twitter vince automaticamente anche le elezioni nel proprio Paese, ma è indubbio che i social abbiano cambiato per sempre il terreno di gioco e le regole della competizione elettorale. Donald Trump è un caso eclatante di come Facebook e Twitter abbiano potuto condizionare in modo netto la più importante competizione elettorale del mondo occidentale. In Italia, il Movimento 5 Stelle ha plasmato un partito sulla Rete, intercettando la rabbia e l'antipolitica che caratterizzano l'attuale fase politica nel nostro Paese. Matteo Renzi ha costruito il proprio consenso grazie al web fino a diventare Presidente del Consiglio, ma ha anche perso il Referendum sbagliando strategia sullo stesso campo.
In tutte le recenti competizioni elettorali, in Italia e nel mondo, si è imposto chi ha utilizzato gli strumenti "digital" in modo più mirato, sfruttandone le grandi potenzialità che dati certi e risultati misurabili offrono a chi si occupa di marketing politico.
Blacklemon ha quasi vent'anni di esperienza nel campo della comunicazione elettorale e vanta un team di "political digital strategist" con competenze ed esperienze trasversali. Le nostre strategie prevedono:
> Reputation management, ovvero cura dell'immagine del candidato (prima, durante e dopo ogni competizione elettorale);
> Analisi e profilazione degli elettori potenziali (grazie ai "big data" raccolti su internet - incrociati con studi e sondaggi - possono essere misurate le caratteristiche psicologiche di ogni individuo. Questo consente di realizzare una propaganda elettorale "su misura" in base ai desiderata di ogni specifica nicchia);
> Ideazione e gestione di un piano editoriale;
> Realizzazione dei contenuti multimediali (testi, infografiche, fotografie, video, video 360 gradi, dirette web e social);
> Monitoraggio, moderazione e gestione delle conversazioni;
> Gestione della crisi;
> Gestione del budget e delle inserzioni a pagamento, con analisi dei risultati in tempo reale e ottimizzazione continuativa delle campagne.