I numeri dei social network in Italia nel 2023. Indagine su tendenze digitali, e-commerce e e-health

Anche quest'anno Blacklemon, l'agenzia italiana specializzata in strategie di comunicazione innovative, ha presentato in Confindustria i risultati della sua ultima indagine su "Social media e tendenze digitali", che parte dai dati globali per fotografare nel dettaglio il cambiamento delle abitudini tecnologiche degli italiani. La ricerca si focalizza anche su alcune province campione in Emilia-Romagna e in Lombardia, confrontando i dati di Piacenza, Parma e Reggio-Emilia con Pavia, Monza-Brianza, Lodi e la città metropolitana di Milano.

Gli specialisti di Blacklemon operano su internet da quando esiste internet, conoscono a fondo il linguaggio della Rete e attraverso l'analisi degli open data, una meticolosa selezione di fonti e il "social listening", osservano e provano a prevedere i cambiamenti culturali su cui costruire strategie di comunicazione efficaci.

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In un contesto di instabilità globale è sempre più centrale il tema della ricerca della qualità della vita. Negli ultimi anni il mondo ha subito notevoli cambiamenti di cui non si intravede la fine. Eppure c'è chi prospera nonostante le difficoltà e consolida un rapporto valoriale con i propri stakeholder, contando su una strategia di comunicazione efficace.  

BRAND 

Di fronte all'incertezza geopolitica, ciò che conta per i brand in questo momento è dimostrare di avere a cuore la sostenibilità ambientale, sociale o economica. Sembra infatti che le persone stiano cambiando modo di pensare, soprattutto dopo gli anni della pandemia. Non cercano più solo un servizio o un prodotto migliore: vogliono un mondo migliore. Desiderano che i brand costruiscano un futuro più sicuro e premiano chi compie sforzi per l'ambiente o una società più giusta. I 100 brand più amati del mondo sono tutti accumunati da una strategia di comunicazione tesa a sottolineare gli sforzi fatti per costruire un futuro migliore per tutti.  

Dall'ascolto dei social emerge che le persone chiedono ai politici e alle persone influenti sostanzialmente la stessa cosa che chiedono ai brand: uno sforzo per costruire un mondo migliore. La comunicazione politica, tuttavia, sta evolvendo più lentamente di quella aziendale. I politici continuano a proporre risposte semplici a quesiti complessi, mentre le persone si stanno dividendo tra chi si arrende all'iper-semplificazione e chi, invece, cerca di accogliere la complessità. Esiste una profonda instabilità anche nella vita dei singoli individui che emerge in ogni tentativo di  conciliare i propri valori e le proprie aspirazioni con la realtà.

Oggi le persone sono sempre più propense a passare da un social network all'altro per svolgere attività molto diverse tra loro. Cercano sicuramente intrattenimento, momenti di svago, informazioni, fanno acquisti o semplicemente chiacchierano con amici e familiari. Le conversazioni sui social sono importanti. Qui le persone parlano delle cicatrici lasciate dalla pandemia, di ingiustizia sociale, della crisi climatica, della guerra in Europa e degli altri conflitti internazionali, della crescente sfiducia nei confronti delle istituzioni, della politica e dei loro rappresentanti, dell'inflazione e dell'aumento del costo della vita.  

Nelle ricerche degli anni precedenti scrivevamo che le persone - dopo due anni in cui, a causa della pandemia, erano state costrette a rinunciare alla loro vita di tutti i giorni - desideravano ritornare alla normalità. Oggi ci siamo resi conto che la loro prospettiva è cambiata. Le persone non vogliono tornare al mondo di prima, ma desiderano una versione migliorata, più giusta e sostenibile. Un mondo 2.0.   

Chi vuole essere rilevante, in qualsiasi ambito, deve abbandonare il modello ormai obsoleto che vede i propri destinatari come meri "clienti" a cui vendere qualcosa, e puntare a sviluppare nuovi modelli che prendano in considerazione la persona a 360°, la sua vita, il contesto sociale in cui si muove e le diramazioni globali. Le persone chiedono a gran voce che aziende, politici e decisori si rivolgano a loro con onestà. Per prendere decisioni, i consumatori così come gli elettori non si affidano più solo alle recensioni e ai feedback, perché ormai si fidano solo di sé stessi.  Nel buio dei dubbi, dell'instabilità e dell'incoerenza, le persone sono pronte ad agire nel proprio interesse, certe che se non ci penseranno loro, non lo farà nessun altro.

Per parlare alle persone con onestà, serve una comunicazione che punti tutto sull'autenticità, l'unico strumento in grado di contrastare il cinismo e la crescente diffidenza verso qualsiasi proposta affidata ai mass media. La pubblicità generalista, vissuta come un'interruzione, proposta in modo martellante sui media tradizionali, sarà sempre meno efficace. Secondo Seth Godin, "il Marketing è l'atto generoso di aiutare le persone a risolvere un problema", e la chiave di tutto sta proprio nella parola "generoso". Il successo degli influencer sui social media e di certi youtuber ci ha insegnato che il marketing può essere empatico e che chi più dà, più riceve in cambio dalla rete. La ricerca dell'autenticità sta cambiando il modo in cui decidiamo di raccontarci agli altri, sta modificando le nostre abitudini relative alla sfera dell'intrattenimento e, di conseguenza, ci ha trasformato in consumatori più consapevoli. Ecco perché rivestono una sempre maggiore importanza le nicchie iper specialistiche, autentiche proprio perché lontane dalle logiche dei grandi numeri.  Mentre gli algoritmi continuano ad evolvere per mostrare alle persone solo contenuti appartenenti alle nicchie di interesse, sono entrate in gioco le intelligenze artificiali. Grazie alle reti neurali, le AI sono a disposizione di tutti i creativi per scrivere testi, realizzare immagini e comporre musica, e i risultati stanno migliorando ad una velocità sorprendente. In un mondo pieno di incertezze, le persone cercheranno sempre di più un senso di appartenenza (ecco perché funzionano i brand emergenti costruiti prima di tutto come community) e un maggiore coinvolgimento emotivo, allontanandosi da ogni forma di conflitto, dalle pagine piene di rabbia, violenza verbale, commenti inappropriati e negatività in generale.

La popolazione della Terra è composta da 8,1 MILIARDI di individui e il 57,2% degli abitanti del pianeta risiede in centri urbani.

- 5,16 MILIARDI (64,4% della popolazione) di persone hanno accesso ad Internet, circa 2 persone su 3, con un incremento del 1.9% rispetto al 2022.

- 5,44 MILIARDI (68% della popolazione) possiedono uno smartphone o un dispositivo mobile 

con un incremento del 3.2% rispetto al 2022.

- 4,76 MILIARDI (59.4% della popolazione) di persone hanno almeno un profilo social attivo

un incremento del 3% rispetto al 2022.

- Tra le persone di età compresa tra i 16 e i 64 anni che hanno accesso ad internet, il 96,2% possiede almeno un TELEFONO CELLULARE, il 95,9% possiede almeno uno SMARTPHONE, il 7,9% possiede un TELEFONO BASE (feature phone).

- Sempre analizzando le persone di età compresa tra i 16 e i 64 anni che hanno accesso ad internet, questo è il tempo medio dedicato quotidianamente ai diversi media: INTERNET

6h 37m, TELEVISIONE (streaming e broadcast) 3h 23m, SOCIAL NETWORK 3h 31m, LETTURA NEWS (online e carta) 2h 10m, MUSICA in streaming 1h 38m, VIDEOGAME su console 1h 14m, PODCAST

1h 02m, RADIO 0h 59m.

Le piattaforme digitali che possono vantare almeno un miliardo di utenti regolarmente attivi nel mondo sono sei, quattro americane e due cinesi. Non esistono social media o piattaforme digitali europee che siano state in grado di ottenere un successo globale.

1 - FACEBOOK: 2.95 MILIARDI (Meta, USA)

2 - YOUTUBE: 2.5 MILIARDI (Google, USA )

3 - WHATSAPP: 2 MILIARDI (Meta, USA)

4 - INSTAGRAM: 2 MILIARDI (Meta, USA)

5 - WECHAT: 1.3 MILIARDI (Tencent, Cina)

6 - TIKTOK: 1 MILIARDO (ByteDance, Cina)

La classifica mondiale per numero di utenti attivi è sostanzialmente invariata rispetto al report precedente:

1 - FACEBOOK (2,958 MILIARDI di utenti attivi)

2 - YOUTUBE (2,514 MILIARDI di utenti attivi)

3 - WHATSAPP (2 MILIARDI di utenti attivi) 

4 - INSTAGRAM (2 MILIARDI di utenti attivi) 

5 - WECHAT (1,3 MILIARDI di utenti attivi)

6 - TIKTOK (1,05 MILIARDO di utenti attivi)

7 - FB MESSENGER (931 MILIONI di utenti attivi)

8 - DOUYIN (715 MILIONI di utenti attivi)

9 - TELEGRAM (700 MILIONI di utenti attivi)

10 - SNAPCHAT (635 MILIONI di utenti attivi)

11 - KUAISHOU (626 MILIONI di utenti attivi)

12 - SINA WEIBO (584 MILIONI di utenti attivi)

13 - QQ (574 MILIONI di utenti attivi)

14 - TWITTER (556 MILIONI di utenti attivi)

15 - PINTEREST (445 MILIONI di utenti attivi)

C'è però un'altra classifica molto importante che è quella che identifica il gradimento dei social network e delle piattaforme digitali da parte degli utenti. La classifica analizza utenti di età compresa tra i 16 e i 64 anni che hanno accesso ad internet ed evidenzia la percentuale di persone che hanno indicato in modo assoluto come preferita una sola di queste applicazioni.

1 - WHATSAPP (15.8%)

2 - INSTAGRAM (14.3%)

3 - FACEBOOK (14.2%)

4 - WECHAT (12.2%)

5 - TIKTOK (6.1%)

6 - DOUYIN (5.7%)

7 - TWITTER (3.4%)

8 - FB MESSENGER (2.6%)

9 - TELEGRAM (2.2%)

10 - LINE (2.0%)

11 - KUAISHOU (1,8%)

12 - PINTEREST (1.5%)

13 - QQ (15%)

14 - SNAPCHAT (1.4%)

15 - IMESSAGE (1.0%)

16 - LINKEDIN (0.9%)

Il nostro report annuale su social network, piattaforme digitali e nuove abitudini degli italiani parte dalla fotografia della popolazione. Oggi in Italia siamo 59,11 MILIONI (con un calo dello 0,3%): il 51,2% della popolazione italiana è composta da donne, mentre il 48,8% da uomini. 

- 50,78 MILIONI di italiani hanno accesso ad Internet. 

- 78,19 MILIONI sono le utenze mobili attive (non solo smartphone, ma sim in generale).

- 43,90 MILIONI di persone sono attive sui social in Italia, un dato che corrisponde al 75% dell'intera popolazione, all'80% della popolazione di età pari o superiore ai 13 anni e all'85% delle persone che accedono a internet.

La classifica italiana per numero di utenti prende in esame profili attivi negli ultimi 3 mesi appartenenti ad utenti di età compresa tra i 15 e i 64 anni e riguarda social media, servizi di messaggistica istantanea e piattaforme digitali.

1 - WHATSAPP (33,6 MILIONI di utenti attivi) 

2 - FACEBOOK (29 MILIONI di utenti attivi) 

3 – INSTAGRAM (27,3 MILIONI di utenti attivi)

4 – MESSENGER (18,9 MILIONI di utenti attivi)

5 - TELEGRAM (17,4 MILIONI di utenti attivi)

6 – TIKTOK (14 MILIONI di utenti attivi)

7 – PINTEREST (10 MILIONI di utenti attivi)

8 – TWITTER (9,8 MILIONI di utenti attivi)

9 – LINKEDIN (9,7 MILIONI di utenti attivi)

10 - SKYPE (6,7 MILIONI di utenti attivi)

11 – IMESSAGE (5 MILIONI di utenti attivi)

12 - SNAPCHAT (3,3 MILIONI di utenti attivi)

13 - DISCORD (2,7 MILIONI di utenti attivi)

14 - REDDIT (2.5 MILIONI di utenti attivi)

15 - TUMBLR (1,7 MILIONI di utenti attivi)

Sappiamo quanti sono i profili attivi per ogni social media o canale digitale, ma è interessante capire anche quanto queste piattaforme vengono utilizzate. Questa classifica indica la percentuale di persone tra i 16 e i 64 anni che usano almeno una volta al mese le seguenti piattaforme.

1- WHATSAPP (89,1%)

2 - FACEBOOK (77.5%)

3 - INSTAGRAM (72,9%)

4 - MESSENGER (50,6%)

5 - TELEGRAM (46.5%)

6 - TIKTOK (37,5%)

7 - PINTEREST (26.8%)

8 - TWITTER (26.4%)

9 - LINKEDIN (25.9%)

10 - SKYPE (18%)

11 - IMESSAGE (13.7%)

12 - SNAPCHAT (9%)

13 - DISCORD (7,4%)

14 - REDDIT (6,8%)

15 - TUMBLR (4,7%)

Analizzando i social network, i servizi di messaggistica istantanea e le piattaforme digitali in Italia emerge un'altra classifica che identifica il gradimento degli utenti di età compresa tra i 16 e i 64 anni che hanno accesso ad internet.

1 - WHATSAPP (40,5%)

2 - INSTAGRAM (21,6%)

3 - FACEBOOK (15.8%)

4 - TIKTOK (5,5%)

5 - TELEGRAM (5%)

6 - TWITTER (2,2%)

7 - PINTEREST (1,8%)

8 - LINKEDIN (1,2%)

9 - MESSENGER (1,2%)

10 - DISCORD (0,6%)

I dati raccolti evidenziano come il sorpasso dell'advertising digitale (in crescita esponenziale) su quello tradizionale sia ormai più che consolidato. 

In Italia, tra advertising digitale e tradizionale, la spesa totale è di 9,41 MILIARDI di Euro.

Sull'advertising digitale sono stati investiti 5,59 MILIARDI di Euro, pari al 59,4% del totale (con una crescita del 9,1% rispetto al 2022). Di questi 5,59 MILIARDI, 2,12 MILIARDI sono stati investiti sui social media.

Su tutto il resto dell'advertising tradizionale sono stati investiti 3,82 MILIARDI di Euro, pari al 40,6% del totale.

L'advertising digitale funziona meglio di quello tradizionale per la misurabilità dei risultati, per il controllo dei costi, per la scalabilità delle azioni e – soprattutto – per la targetizzazione del pubblico. Nel dettaglio:

FACEBOOK consente di fare advertising mirato su 28 MILIONI di italiani, il 47% del totale della popolazione, il 59,2% del totale della popolazione maggiore di 13 anni e il 55% degli utenti internet. All'interno del gruppo Meta abbiamo anche INSTAGRAM con un pubblico di 26,2 MILIONI di destinatari di inserzioni, pari al 44,4% del totale della popolazione italiana e al 49,6% del totale della popolazione maggiore di 13 anni. Va sommato anche MESSENGER con i suoi 17,55 MILIONI di destinatari, pari al 29,8% del totale della popolazione italiana e al 33% del totale della popolazione maggiore di 13 anni. 

YOUTUBE offre un pubblico di 43,9 MILIONI di utenti italiani, pari al 74,5% del totale della popolazione, con una forte presa anche sui minori di 18 anni. Se però analizziamo solo gli italiani con più di 18 anni, la piattaforma di Google è in grado di fare advertising mirato su 39,1 MILIONI di persone, pari al 78,2% del totale della popolazione italiana maggiorenne.

TIKTOK ha un pubblico potenziale di 17,15 MILIONI di persone maggiorenni, pari al 29,1% del totale della popolazione italiana e al 34,3% del totale della popolazione italiana maggiorenne.

Il bacino di LINKEDIN è composto da 17 MILIONI di potenziali destinatari di messaggi pubblicitari, pari al 28,8% del totale della popolazione italiana e al 34% del totale della popolazione maggiore di 18 anni. 

PINTEREST consente di fare advertising mirato su 8,8 MILIONI di italiani, pari al 13,7% del totale della popolazione e al 15,3% del totale della popolazione maggiore di 13 anni.

Infine TWITTER ha un bacino di 5,45 MILIONI di utenti raggiungibili da pubblicità, pari al 9,2% del totale della popolazione italiana e al 10,3% del totale della popolazione maggiore di 13 anni.

In questa indagine abbiamo analizzato i numeri del commercio elettronico in Italia, concentrandoci solo sui beni di consumo ed escludendo le attività B2B.

37,3 MILIONI di italiani acquistano regolarmente prodotti online (B2C) e il 47,1% degli italiani tra i 16 e i 64 anni compie almeno un acquisto online a settimana. L'indotto del commercio elettronico in Italia è in continua crescita, anche se c'è stato un rallentamento rispetto ai 2 anni della pandemia. La spesa totale per acquisti online (B2C) in Italia è pari a 42,85 MILIARDI di Euro.

Crescono anche i numeri della consegna di cibo a domicilio. 13 milioni di italiani utilizzano regolarmente servizi di food delivery con un indotto pari ad 1 MILIARDO di Euro. 

1 - GOOGLE.com (2 MILIARDI di visite) 

2 - FACEBOOK.com (593 MILIONI di visite)

3 - YOUTUBE.com (544 MILIONI di visite)

4 - AMAZON.it (175 MILIONI di visite)

5 - INSTAGRAM.com (144 MILIONI di visite)

6 - REPUBBLICA.it (133 MILIONI di visite)

7 - CORRIERE.it (97,5 MILIONI di visite)

8 - ANSA.it (90,2 MILIONI di visite)

9 - MEDIASET.it (88,3 MILIONI di visite)

10 - WHATSAPP.com (81,5 MILIONI di visite)

11 - DIRETTA.it (79,3 MILIONI di visite)

12 - TWITTER.com (72,2 MILIONI di visite)

13 - ILMETEO.it (69 MILIONI di visite)

14 - SUBITO.it (61,5 MILIONI di visite)

15 - SKY.it (59,6 MILIONI di visite)

16 - GAZZETTA.it (58,6 MILIONI di visite)

17 - POSTE.it (55,8 MILIONI di visite)

18 - LIBEROQUOTIDIANO.it (54,6 MILIONI di visite)

19 - 3BMETEO.com (53,3 MILIONI di visite)

20 - XVIDEOS.com (52,1 MILIONI di visite) 

Nella classifica di ForumPA sulle città più digitali d'Italia tutte le province oggetto della nostra ricerca si posizionano largamente sopra la media nazionale. L'indagine da cui deriva la classifica prende in esame i servizi online erogati dalle PA, le app municipali, i social media delle PA, gli open data, gli indici di apertura e trasparenza, qualità e diffusione del wi-fi pubblico e i servizi IOT. 

Milano si posiziona al secondo posto assoluto dopo Firenze, seguita da Parma (11°), Reggio-Emilia (15°), Monza (27°), Piacenza e Pavia (25°), Lodi (41°).

La provincia di Piacenza è una provincia dell'Emilia-Romagna di 287.000 abitanti.

Hanno accesso ad internet 246.895 persone.

Si rilevano 209.750 profili social attivi.

1 - WHATSAPP (183.027 utenti attivi)

2 - FACEBOOK (157.957 utenti attivi) 

3 - INSTAGRAM (148.582 utenti attivi)

4 – MESSENGER (103.131 utenti attivi)

5 - TELEGRAM (94.774 utenti attivi)

6 – TIKTOK (76.431 utenti attivi)

7 - PINTEREST (54.623 utenti attivi)

8 - TWITTER (53.807 utenti attivi)

9 - LINKEDIN (52.788 utenti attivi)

10 - SKYPE (36.687 utenti attivi) 

11 – IMESSAGE (27.923 utenti attivi)

12 - SNAPCHAT (18.343 utenti attivi)

13 - DISCORD (15.082 utenti attivi)

14 - REDDIT (13.859 utenti attivi)

15 - TUMBLR (9.579 utenti attivi)

Per quanto concerne l'e-commerce, a Piacenza 181.000 persone acquistano regolarmente prodotti online. Il dato si riferisce solo agli acquisti di beni di consumo (non è considerato il B2B). La spesa annua stimata per acquisti online è pari a 208 MILIONI di Euro. 

63.120 persone ordinano abitualmente cibo da asporto con servizi di food delivery. Il dato si riferisce alle sole aree della provincia in cui è disponibile almeno un servizio di consegna di alimenti da parte di corrieri specializzati provenienti da ristoranti e negozi, tramite l'utilizzo di app mobili, siti Web o telefono. L'indotto stimato è pari a 4,855 MILIONI di Euro. 

Nella provincia di Piacenza 104.000 persone utilizzano abitualmente dispositivi e servizi digitali legati alla salute, per una spesa annua stimata in 5,8 MILIONI DI EURO. Il dato si riferisce a device per la salute, app per la salute, farmaci da banco acquistati online escludendo il fitness. 

78.200 persone usano abitualmente dispositivi (es. biosensori), app e servizi digitali per fitness e benessere. Si considerano ad esempio app per il controllo del peso, nutrizione, meditazione e mindfulness, ecc. Per servizi digitali legati a wellness e fitness la spesa annua stimata è pari a 4,8 MILIONI di Euro. 

La provincia di Parma è una provincia dell'Emilia-Romagna di 450.000 abitanti.

Hanno accesso ad internet 387.117 persone.

Si rilevano 328.878 profili social attivi.

1 - WHATSAPP (289.538 utenti attivi)

2 – FACEBOOK (249.880 utenti attivi)

3 – INSTAGRAM (235.048 utenti attivi)

4 – MESSENGER (163.147 utenti attivi)

5 - TELEGRAM (149.928 utenti attivi)

6 – TIKTOK (120.910 utenti attivi)

7 – PINTEREST (86.410 utenti attivi)

8 - TWITTER (85.120 utenti attivi)

9 - LINKEDIN (83.508 utenti attivi)

10 - SKYPE (58.037 utenti attivi) 

11 – IMESSAGE (44.172 utenti attivi)

12 - SNAPCHAT (29.018 utenti attivi)

13 - DISCORD (23.859 utenti attivi)

14 – REDDIT (21.925 utenti attivi)

15 - TUMBLR (15.154 utenti attivi)

Per quanto concerne l'e-commerce, a Parma 284.000 persone acquistano regolarmente prodotti online. Il dato si riferisce solo agli acquisti di beni di consumo (non è considerato il B2B). La spesa annua stimata per acquisti online è pari a 326 MILIONI di Euro. 

99.000 persone ordinano abitualmente cibo da asporto con servizi di food delivery. Il dato si riferisce alle sole aree della provincia in cui è disponibile almeno un servizio di consegna di alimenti da parte di corrieri specializzati provenienti da ristoranti e negozi, tramite l'utilizzo di app mobili, siti Web o telefono. L'indotto stimato è pari a 7,6 MILIONI di Euro. 

Nella provincia di Parma 163.000 persone utilizzano abitualmente dispositivi e servizi digitali legati alla salute, per una spesa annua stimata in 9 MILIONI DI EURO. Il dato si riferisce a device per la salute, app per la salute, farmaci da banco acquistati online escludendo il fitness. 

123.000 persone usano abitualmente dispositivi (es. biosensori), app e servizi digitali per fitness e benessere. Si considerano ad esempio app per il controllo del peso, nutrizione, meditazione e mindfulness, ecc. Per servizi digitali legati a wellness e fitness la spesa annua stimata è pari a 7,6 MILIONI di Euro.

La provincia di Reggio-Emilia è una provincia dell'Emilia-Romagna di 530.000 abitanti.

Hanno accesso ad internet 455.938 persone.

Si rilevano 387.346 profili social attivi.

1 - WHATSAPP (339.503 utenti attivi)

2 - FACEBOOK (293.001 utenti attivi) 

3 - INSTAGRAM (275.610 utenti attivi)

4 – MESSENGER (191.301 utenti attivi)

5 - TELEGRAM (175.800 utenti attivi)

6 – TIKTOK (141.775 utenti attivi)

7 - PINTEREST (101.322 utenti attivi)

8 – TWITTER (99.809 utenti attivi)

9 - LINKEDIN (97.919 utenti attivi)

10 - SKYPE (68.052 utenti attivi) 

11 – IMESSAGE (59.564 utenti attivi)

12 – SNAPCHAT (34.026 utenti attivi)

13 - DISCORD (27.977 utenti attivi)

14 - REDDIT (25.708 utenti attivi)

15 - TUMBLR (17.769 utenti attivi)

Per quanto concerne l'e-commerce, a Reggio-Emilia 344.000 persone acquistano regolarmente prodotti online. Il dato si riferisce solo agli acquisti di beni di consumo (non è considerato il B2B). La spesa annua stimata per acquisti online è pari a 384 MILIONI di Euro. 

116.000 persone ordinano abitualmente cibo da asporto con servizi di food delivery. Il dato si riferisce alle sole aree della provincia in cui è disponibile almeno un servizio di consegna di alimenti da parte di corrieri specializzati provenienti da ristoranti e negozi, tramite l'utilizzo di app mobili, siti Web o telefono. L'indotto stimato è pari a 8,9 MILIONI di Euro. 

Nella provincia di Reggio-Emilia 192.000 persone utilizzano abitualmente dispositivi e servizi digitali legati alla salute, per una spesa annua stimata in 10,7 MILIONI DI EURO. Il dato si riferisce a device per la salute, app per la salute, farmaci da banco acquistati online escludendo il fitness. 

144.000 persone usano abitualmente dispositivi (es. biosensori), app e servizi digitali per fitness e benessere. Si considerano ad esempio app per il controllo del peso, nutrizione, meditazione e mindfulness, ecc. Per servizi digitali legati a wellness e fitness la spesa annua stimata è pari a 8,9 MILIONI di Euro. 

La città metropolitana di Milano è un'area della Lombardia di 3.250.000 abitanti.

Hanno accesso ad internet 2.795.847 persone.

Si rilevano 2.375.233 profili social attivi.

1 - WHATSAPP (2.128.120 utenti attivi)

2 - FACEBOOK (1.836.629 utenti attivi) 

3 - INSTAGRAM (1.727.617 utenti attivi)

4 – MESSENGER (1.199.141 utenti attivi)

5 - TELEGRAM (1.101.978 utenti attivi)

6 – TIKTOK (888.692 utenti attivi)

7 - PINTEREST (635.118 utenti attivi)

8 - TWITTER (625.639 utenti attivi)

9 - LINKEDIN (613.790 utenti attivi)

10 – SKYPE (426.572 utenti attivi) 

11 – IMESSAGE (324.669 utenti attivi)

12 - SNAPCHAT (213.286 utenti attivi)

13 - DISCORD (175.368 utenti attivi)

14 – REDDIT (161.149 utenti attivi)

15 - TUMBLR (111.383 utenti attivi)

Per quanto concerne l'e-commerce, a Milano 2.050.000 persone acquistano regolarmente prodotti online. Il dato si riferisce solo agli acquisti di beni di consumo (non è considerato il B2B). La spesa annua stimata per acquisti online è pari a 2,35 MILIARDI di Euro. 

715.000 persone ordinano abitualmente cibo da asporto con servizi di food delivery. Il dato si riferisce alle sole aree della città metropolitana in cui è disponibile almeno un servizio di consegna di alimenti da parte di corrieri specializzati provenienti da ristoranti e negozi, tramite l'utilizzo di app mobili, siti Web o telefono. L'indotto stimato è pari a 55 MILIONI di Euro. 

Nella città metropolitana di Milano 1.170.000 persone utilizzano abitualmente dispositivi e servizi digitali legati alla salute, per una spesa annua stimata in 65 MILIONI DI EURO. Il dato si riferisce a device per la salute, app per la salute, farmaci da banco acquistati online escludendo il fitness. 

886.000 persone usano abitualmente dispositivi (es. biosensori), app e servizi digitali per fitness e benessere. Si considerano ad esempio app per il controllo del peso, nutrizione, meditazione e mindfulness, ecc. Per servizi digitali legati a wellness e fitness la spesa annua stimata è pari a 55 MILIONI di Euro.

La provincia di Monza-Brianza è una provincia della Lombardia di 870.000 abitanti.

Hanno accesso ad internet 748.427 persone.

Si rilevano 635.832 profili social attivi.

1 - WHATSAPP (544.913 utenti attivi)

2 - FACEBOOK (470.275 utenti attivi) 

3 - INSTAGRAM (442.362 utenti attivi)

4 – MESSENGER (307.044 utenti attivi)

5 - TELEGRAM (282.165 utenti attivi)

6 – TIKTOK (227.553 utenti attivi)

7 - PINTEREST (162.624 utenti attivi)

8 - TWITTER (160.197 utenti attivi)

9 - LINKEDIN (157.163 utenti attivi)

10 - SKYPE (109.225 utenti attivi) 

11 – IMESSAGE (83.133 utenti attivi)

12 - SNAPCHAT (54.613 utenti attivi)

13 - DISCORD (44.904 utenti attivi)

14 - REDDIT (41.263 utenti attivi)

15 - TUMBLR (28.520 utenti attivi)

Per quanto concerne l'e-commerce, a Monza-Brianza 548.000 persone acquistano regolarmente prodotti online. Il dato si riferisce solo agli acquisti di beni di consumo (non è considerato il B2B). La spesa annua stimata per acquisti online è pari a 630 MILIONI di Euro. 

191.000 persone ordinano abitualmente cibo da asporto con servizi di food delivery. Il dato si riferisce alle sole aree della provincia in cui è disponibile almeno un servizio di consegna di alimenti da parte di corrieri specializzati provenienti da ristoranti e negozi, tramite l'utilizzo di app mobili, siti Web o telefono. L'indotto stimato è pari a 14 MILIONI di Euro. 

Nella provincia di Monza-Brianza 315.000 persone utilizzano abitualmente dispositivi e servizi digitali legati alla salute, per una spesa annua stimata in 17 MILIONI DI EURO. Il dato si riferisce a device per la salute, app per la salute, farmaci da banco acquistati online escludendo il fitness. 

237.000 persone usano abitualmente dispositivi (es. biosensori), app e servizi digitali per fitness e benessere. Si considerano ad esempio app per il controllo del peso, nutrizione, meditazione e mindfulness, ecc. Per servizi digitali legati a wellness e fitness la spesa annua stimata è pari a 14 MILIONI di Euro. 

La provincia di Pavia è una provincia della Lombardia di 545.000 abitanti.

Hanno accesso ad internet 468.842 persone.

Si rilevano 398.308 profili social attivi.

1 - WHATSAPP (349.111 utenti attivi)

2 - FACEBOOK (301.293 utenti attivi) 

3 - INSTAGRAM (283.410 utenti attivi)

4 – MESSENGER (196.715 utenti attivi)

5 - TELEGRAM (180.776 utenti attivi)

6 – TIKTOK (145.787 utenti attivi)

7 - PINTEREST (104.189 utenti attivi)

8 - TWITTER (102.634 utenti attivi)

9 - LINKEDIN (100.690 utenti attivi)

10 - SKYPE (69.978 utenti attivi) 

11 – IMESSAGE (53.261 utenti attivi)

12 - SNAPCHAT (34.989 utenti attivi)

13 - DISCORD (28.769 utenti attivi)

14 - REDDIT (26.436 utenti attivi)

15 - TUMBLR (18.272 utenti attivi)

Per quanto concerne l'e-commerce, a Pavia 344.000 persone acquistano regolarmente prodotti online. Il dato si riferisce solo agli acquisti di beni di consumo (non è considerato il B2B). La spesa annua stimata per acquisti online è pari a 395 MILIONI di Euro. 

120.000 persone ordinano abitualmente cibo da asporto con servizi di food delivery. Il dato si riferisce alle sole aree della provincia in cui è disponibile almeno un servizio di consegna di alimenti da parte di corrieri specializzati provenienti da ristoranti e negozi, tramite l'utilizzo di app mobili, siti Web o telefono. L'indotto stimato è pari a 9 MILIONI di Euro. 

Nella provincia di Pavia 197.000 persone utilizzano abitualmente dispositivi e servizi digitali legati alla salute, per una spesa annua stimata in 11 MILIONI DI EURO. Il dato si riferisce a device per la salute, app per la salute, farmaci da banco acquistati online escludendo il fitness. 

148.000 persone usano abitualmente dispositivi (es. biosensori), app e servizi digitali per fitness e benessere. Si considerano ad esempio app per il controllo del peso, nutrizione, meditazione e mindfulness, ecc. Per servizi digitali legati a wellness e fitness la spesa annua stimata è pari a 9 MILIONI di Euro. 

La provincia di Lodi è una provincia della Lombardia di 230.000 abitanti.

Hanno accesso ad internet 197.860 persone.

Si rilevano 168.093 profili social attivi.

1 - WHATSAPP (142.748 utenti attivi)

2 - FACEBOOK (123.195 utenti attivi) 

3 - INSTAGRAM (115.883 utenti attivi)

4 - MESSENGER (80.435 utenti attivi)

5 - TELEGRAM (73.917 utenti attivi)

6 – TIKTOK (59.611 utenti attivi)

7 - PINTEREST (42.602 utenti attivi)

8 - TWITTER (41.966 utenti attivi)

9 - LINKEDIN (41.171 utenti attivi)

10 - SKYPE (28.613 utenti attivi) 

11 – IMESSAGE (21.778 utenti attivi)

12 - SNAPCHAT (14.307 utenti attivi)

13 - DISCORD (11.763 utenti attivi)

14 - REDDIT (10.809 utenti attivi)

15 - TUMBLR (7.471 utenti attivi)

Per quanto concerne l'e-commerce, a Lodi 145.000 persone acquistano regolarmente prodotti online. Il dato si riferisce solo agli acquisti di beni di consumo (non è considerato il B2B). La spesa annua stimata per acquisti online è pari a 166 MILIONI di Euro. 

50.000 persone ordinano abitualmente cibo da asporto con servizi di food delivery. Il dato si riferisce alle sole aree della provincia in cui è disponibile almeno un servizio di consegna di alimenti da parte di corrieri specializzati provenienti da ristoranti e negozi, tramite l'utilizzo di app mobili, siti Web o telefono. L'indotto stimato è pari a 3,8 MILIONI di Euro. 

Nella provincia di Lodi 83.000 persone utilizzano abitualmente dispositivi e servizi digitali legati alla salute, per una spesa annua stimata in 4,6 MILIONI DI EURO. Il dato si riferisce a device per la salute, app per la salute, farmaci da banco acquistati online escludendo il fitness. 

62.000 persone usano abitualmente dispositivi (es. biosensori), app e servizi digitali per fitness e benessere. Si considerano ad esempio app per il controllo del peso, nutrizione, meditazione e mindfulness, ecc. Per servizi digitali legati a wellness e fitness la spesa annua stimata è pari a 3,8 MILIONI di Euro. 

GWI - GlobalWebIndex

We Are Social S.r.l. 

Community FPANet - FPA S.r.l.

The NielsenCompany LLC.

Hootsuite Inc.

Meta Platforms Inc.

Google LLC.

Habitante S.r.l.

AGID - Agenzia per l'Italia Digitale

dati.gov.it

Accenture

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